Ripensandoci...

Riepilogando…

Ogni tanto mi piace incolpare il mio segno zodiacale delle mie piccole manie e ambiguità. La verità, invece, è che sono abbastanza prevedibile e piana; anzi, paziente e schiva… Oggi mi vengono in mente questi due aggettivi.

Non sto ad elencare per quali giri di pensieri mi sia messa a fare la conta dei concerti cui ho assisitito. Diciamo che a Novembre verrà in zona in gruppo rock che mi piace molto e ascolto – i Muse – ma credo che non comprerò il biglietto: le difficoltà logistiche, i figli, ma soprattutto la paura di essere un pesce fuor d’acqua – e “datato” per di più… No, no, meglio l’intimità di casa, e magari qualche concerto più soft, magari in un teatro, senza file chilometriche ai concelli, senza caos e corse: decisamente più nelle mie corde.

Chi sono riuscita a vedere, dal vivo? Dunque: De Andrè – due volte! – Paolo Conte, Madredeus, Jordi Savall, Massive Attack – ragazzi, è stata anche la prima volta che mi sono fatta uno spinello, sempre che respirare la nuvola compatta che mi avvolgeva possa considerarsi valido! – Antony and the Johnson, Franco Battiato, Angelo Branduardi, Moni Ovadia… Non tanti, forse, ma tutti inseguiti con pazienza certosina. Ascoltati e seguiti da lontano, non mi azzarderei mai ad avvicinarmi per un autografo. Perchè? Per timidezza/terrore/vergogna… a scelta, e forse anche per l’inconffessabile paura di far scendere dal piedistallo un mito.

Cosa che mi è capitata, del tutto involontariamente, con Angelo Branduardi; una sera di ottobre, in Piazza Grande a Bologna… in cielo una stupenda luna piena che illuminava San Petronio in modo magico… due persone ferme a guardare la facciata della chiesa e passiamo noi, comitiva caciarona di ex compagni di scuola appena usciti dal ristorante: tacchi che battono sull’acciottolato, chiacchiere, risate, commenti idioti… insomma, chiaramente abbiamo spezzato l’incantesimo – Ma cos’è…? L’asilo infantile? – Sento una vocetta petulante e disgustata e mentre mi volto, riconosco il casco voluminoso dei capelli e la postura leggermente curva all’indietro del mio “idolo”… e mi viene il nervoso: perchè ha ragione – siamo rompiscatole -perchè è acido –  e l’ho sempre immaginato serafico ed etereo – perchè mi sento in colpa – sto facendo casino anche io… no, no meglio continuare ad ascoltare da lontano; magari inseguendo altri cantanti, altri compositori.

Dunque, chi c’è nella lista dei desideri? Modena City Ramblers, Giovanni Allevi, Ludovico Einaudi, Chango Spasiuk, Nick CAve… chissà…

Riepilogando…ultima modifica: 2012-06-09T23:18:23+02:00da
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