Ripensandoci...

Così pare…

Sono cambiata; o almeno così pare. Detto da altri. E’ sempre interessante confrontare ciò che si pensa di se stessi, con ciò che appare agli occhi degli altri.

In questi ultimi giorni mi sento di vetro. Letteralmente. Per una serie di motivi – nessuno tragico o irrimediabile – che mi mettono in ansia, mi sento estremamente vulnerabile, incerta. Devo mantenermi lucida, concentrata e stabile, ma in realtà la superficie trattiene a malapena un magma incontrollato… pronto a ribollire impazzito e a insinuarsi nella prima incrinatura che si presenti. La sensazione di essere rigida e frangibile al primo tocco mi terrorizza… ma così stanno le cose e ci vorrà un po’ di tempo perchè la situazione cambi. Così cammino nei corridoi di scuola, tra le colleghe, frequento le riunioni e compilo i verbali con una sorta di leggerezza che mi è stata rimproverata, come se non dessi il giusto peso alle cose. Semplicemente, cerco di non farmi male. Evito gli spigoli smussandoli in anticipo. Metto a frutto le esperienze passate per evitarmi una quota di patemi che ho già passato e – no grazie – non intendo sorbirmi… Ridimensiono.

Organizzo, prendo nota, chiedo, programmo, ma con una “durezza” – mi è stato detto – che in passato non avevo. O meglio, con una schiettezza che, fino a poco tempo fa, era soppiantata da timida diplomazia. Credo che la “metamorfosi” per gli altri possa essere spiacevole; così pare da alcune espressioni che ho notato, accompagnate da un leggero ritrarsi del corpo… durante alcune conversazioni.

E, cosa strabiliante in tutto ciò, l’onnipresente senso di colpa tace… (mi pento e mi dolgo di avere detto di no – o in alternativa – di avere risposto male, o di avere perso la pazienza)… O almeno così pare…

Così pare…ultima modifica: 2012-09-15T22:31:54+02:00da
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