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22 Comments Pensandoci bene…
Scrivere, sfogarsi, creare, distrarsi, raccontarsi, confidarsi, incontrarsi, confrontarsi…
Adesso che ci penso, per la maggior parte sono verbi riflessivi. Apparenti. Non si esauriscono in se stessi, o perlomeno queste azioni non si ripiegano su se stesse, perché inevitabilmente trovano compimento quando si lanciano verso l’altro. In questo momento descriverei il mondo del blog attraverso questi verbi – e sicuramente ne ho tralasciati.
Eppure mi si ricordano anche altri aspetti: inganno, ritocco, abbellimento, invenzione, finzione, se non menzogna. Pericolo.
Pericolo di incontrare malintenzionati? Pericolo di intrecciare storie illecite? Pericolo di perdere il contatto con la realtà. Può essere… Non ci siamo avventurati oltre in questo territorio spinoso fatto di confessioni, accuse e spiegazioni.
Il mio difetto, la mia ingenuità – direbbe qualcuno – è pensare che tutto ciò che mi si dice, sia; non sono mai rimasta delusa da chi ho incontrato tra queste pagine, né ho avuto motivo di pensare che mi si stessero raccontando bugie. Non posso credere che le voci – perché sono diverse: ognuna ha la sua intonazione, la sua personalità, appartiene ad una persona, insomma – che incontro qui siano solo frutto di abile ticchettare di tasti.
Bisogno… C’è una componente di necessità, lo ammetto, se mi aggiro in questo non-luogo; non pronunciare questa parola – bisogno – con diffidenza, disprezzo, o forse gelosia?
Sì, ho bisogno di stare qui, di ascoltare altre parole, altre voci; in fondo le parole sono il mio mondo, le conosco, cerco di insegnarle, ne ho bisogno, vicino a me trovi sempre un libro, lo sai. Non c’è altro fine, o almeno non quello da romanzetto d’appendice che temi e non mi dici, ma lasciamo perdere. Posso rinunciare, devo rinunciare – per forza – ad alcune cose, ma non a questo, non adesso…
E’ strano l’effetto che fa la vita sulla rete, vero? E’ emozionante, distaccata e vicina, coinvolgente, sicura e pericolosa… ingenua e intricata… tutto e il contrario di tutto. Bella! 😀
Bisogna però stare attenti. In cina un ragazzo è morto per dipendenza da Internet… incredibile, vero?
Te ne prego, Mary Lou, non farti privare di questa cosa! Non è indispensabile, ma nemmeno da demonizzare. Resisti, lotta per il tuo bisogno. In fondo, non è poi leggere il libro di qualcuno, anche e in modo diverso? 🙂 Un bacio e buon venerdì. :* M.
Non ricordo se hai letto il mio penultimo post. Ogni tanto una riflesione su ciò che facciamo qui non guasta, ma hai ragione tu, non demonizziamo. Basta avere le idee chiare e una certa lucidità di pensiero.Il resto è fantsia.
PS. Nel primo periodo del tuo post c’è tutta la professoressa in azione… verbi riflessivi, eh? Sorrido.
Siamo in molti qui, a scambiarci parole ed emozioni, a condividerle, a volte, per il breve lasso di tempo che occorre per leggere o commentare un post, altre, quando l’Amicizia va oltre questo spazio virtuale.
Ma capisco che, quello che a noi che siamo qui, appare normale, per chi è estraneo a questo mondo, possa apparire inconcepibile e/o pericoloso. Non lo conoscono, non ne hanno esperienza diretta, si basano spesso solo su sentito dire…ed è chiaro che i lati negativi prendano il sopravvento.
Reale, virtuale, siamo sempre noi, nel bene e nel male. Basta non dimenticarlo.
ti leggo e ti lascio il mio saluto di una felice serata
…e fai bene! E’ proprio in questo non luogo, anche se i questi ultimi tempi da me poco frequentato, che riesco a “comunicare” anche i silenzi…
Ti abbraccio. Ilia
Ultimamente mi è capitato spesso di leggere ‘dichiarazioni d’intenti’ sul come e perchè si intraprende l’esperienza del blog. E il tuo post è meraviglioso, il più bello, il più intelligente, il più sincero 🙂
Un abbraccio forte mia carissima proff 🙂 Giusi
intanto ti chiedo scusa perché sono stato imperdonabile nel non averti risposto e fatto i complimenti per avere finalmente raggiunto la tanto sospirata meta! lo so, sono stato un cafone ma, a mia parziale discolpa, posso dirti che sto attraversando un periodo difficile, sono sull’orlo di una depressione vera e propria. Immagino chi vuole farti chiudere questo blog, ma non farlo, non rinunciare alla parte di te che t’impedisce di isolarti in una routine senza via d’uscita. Non basta che tu non incontri nessuno, neppure quelli che ti hanno dimostrato stima ed affetto, anzi, sopratutto quelli, ad accontentare le pretese di chi ti vuole inibire? rimani qui con noi, te lo chiediamo col cuore, ti saremo vicini, sempre col cuore. Un abbraccio M.
Ciao Gea, grazie dei saluti.
Ti auguro di poter stabilre un rapporto vivo e autentico con i tuoi ragazzi, aiutandoli a superare l’istupidimento quotidianamente istillato dalla televisione.
Scrivere un blog è stato per me una necessità. Quando ho scoperto di essere malato di Parkinson non volevo si sapesse in giro, pure avevo bisogno di urlare al mondo rabbia e angoscia. In questo il Blog mi ha davvero aiutato. Ho conosciuto persone stupende cui la vita non ha lesinato alcun carico di dolore e sofferenza e mi hanno aiutato. Poi è toccato a me aiutare … Il blog potrà consentire a molti di fingere, ma comunque squaderna la realtà di un’umanità a volte dolente, a volte sensuale e gioiosa, a volte rassegnata ma sempre incline a parlare di se.
Buona giornata
Sei caduta nel gorgo degli impegni scolastici… come ti trovi nella nuova classe, e con i colleghi come va? ciao buona giornata anna
Uhm.. Qualcosa mi dice che sei impegnatissima. :))) O sbaglio? 😉 Buona domenica, Mary Lou.. Come stai? :* M.
Sono molto vicino a questo modo che hai di percepire ed affrontare il “problema”, se così lo possiamo chiamare, e credo che la cosa non sia certo una sorpresa per Te, ormai mi conosci 🙂 … Mi sento di aggiungere una cosa sul pericolo di perdere il contatto con la realtà: la realtà non è affatto una cosa sola, definitivamente inquadrabile per come la percepiamo ogni giorno. Credo che a volte perdere il contatto con la realtà, così come ci appare, possa essere anche un’occasione per percepirla in un modo diverso, per coglierne aspetti che ci erano sempre sfuggiti, per superare insomma una soglia di cui non ci eravamo mai neppure accorti. Non è un caso se un tempo l’utilizzo di determinate droghe costituisse il tramite per avere un contatto con la divinità 😉 … ma, a parte gli scherzi, l’occasione a cui facevo riferimento non è semplice da cogliere, non è per tutti. Credo che in fondo sia proprio quell’ingenuità a cui facevi riferimento che rappresenta la discriminante essenziale per riuscire veramente a coglierla, nel modo giusto, perché un modo giusto c’è sempre, anche nelle cose che all’apparenza possono sembrare sbagliate o semplicemente fare un po’ paura. Sono convinto che i bisogni “sani” debbano sempre essere ascoltati, il metterli da parte e trascurarli può generare solo dolore e solitudine e, con il tempo, i frutti non potranno mai essere quelli sperati. Questo non sempre è facile da spiegare agli altri, purtroppo, ma non sarebbe “Vita” se fosse facile 🙂 … a presto …
Ti lascio quì i saluti per un buon week end, poi ti rispondo con calma. :))) Un bacione, come ai vecchi tempi.. :* M.
… che problemi può dare un blog? qualche infatuazione, qualche dislivello di valore, qualche equivoco, ma il problema più grande è stargli dietro… Uno schermo, un cellulare, una e-mail, non possono nuocere. Le persone che ci stanno dietro? Ma questa, eventualmente, sarebbe vita!
Come mai questa riflessione? Che è successo?
(beh, da qualche giorno siamo colleghi… ci davamo già del tu, dunque non cambia molto, ah, ah!)
“Mi raccomando, polso!” (non è mia questa… mi è stato detto, indovina da chi?)
Ciao dea!
Waste!
…guarda caso, il tema di questo post si sposa perfettamente con quello del mio ultimo, che considero una sorta di ultima spiaggia…bacio Marco.
sei sempre con noi vero?
Se si sogna da soli rimane solo un sogno,
ma se sogni con qualcuno è segno che sta
cominciando una nuova realtà..
Buon fine settimana con tanti sogni
da realizzare.
Ciao da Giuseppe.
Thanks for sharing
I’d prefer reading in my native language, because my knowledge of your languange is no so well. But it was interesting! Look for some my links:
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