Ott 21, 2007 - Senza categoria    4 Comments

Dr. Gea and Mr. Hyde

Se voglio sopravvivere, non può essere altrimenti.

Sono stupita di me stessa, ma forse non è mai troppo tardi per scoprire e utilizzare la parte nascosta e “cattiva”.

Ho fatto piangere uno studente… Io!!! E’ veramente l’ultima cosa che mi sarei aspettata di fare. Anzi, molto spesso mi sono trovata io sull’orlo delle lacrime.

E il bello è che non ho rimorsi… non puoi bestemmiare in classe e poi piangere come un vitello scannato quando ti metto la nota, o no? O forse sì, è uno dei misteri del pianeta adolescenza, per me ancora incomprensibile.

Ho scatenato sbuffi e lamentele per alcuni compiti assegnati, per insufficienze che sono volate… ma insomma, è decisamente meglio che mi detestino un po’ – io stessa ho imparato di più da quei prof. severi e tutti d’un pezzo, piuttosto che dalle “mammine”…

Del resto, come dice Machiavelli, nel dubbio è molto meglio essere temuti, piuttosto che amati, quando si deve governare…

Dr. Gea and Mr. Hydeultima modifica: 2007-10-21T21:00:10+02:00da gea.71
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4 Commenti

  • Eh..eh.. attenta alle coltellate alle spalle, però! (e non bere/mangiare nulla che non sia stato assaggiato da qualcun altro… specie se l’hanno portato in classe degli studenti con la scusa di festeggiare il tuo compleanno!!) 🙂

  • bravissima! in poco tempo hai capito tutto della scuola media. Fondamentale è sia l’autorità sempre in coppia con l’autorevolezza, che si ottiene con la coerenza e la professionalità. Dal rispetto deriva all’insegnante anche la possibilità di dare insufficienze e note, senza essere sbeffeggiata.
    I ragazzi vogliono i paletti, anche se a parole negano! Sono la contraddizione in persona ma sanno chi stimare… non li frega nessuno in questo… ciao buon lavoro AnnaGegia

  • non è la parte cattiva, ma quella professionale. Devi educare alla vita, no? E la vita è così, si prendono premi e note (e, a volte, sberle, ma questa è un’altra storia) 😉

  • Hai fatto la cosa giusta e te lo dico come genitore. Il polso ci vuole, altrimenti questi screanzatelli si prendono tutto il braccio. Il rispetto ottenuto non con il terrore, ma con la fermezza, farà loro capire che sei una insegnante severa ma giusta e quindi anche una persona su cui poter contare. Grazie per le parola che mi hai lasciato, sei mamma anche tu, quindi mi puoi capire. Un figlio che non sta bene è una spina nel cuore…