Senza categoria 
7 Comments Cuore di mamma
– Ma allora, è una tua amica o solo una tua compagna di classe?
– E’ una compagna, non è una mia amica… è una bambina cattivissima; a scuola non sta mai zitta e fa sempre arrabbiare le maestre!
Ho origliato il seguente dialogo al parchetto, tra due bambini, dopo che mia figlia se ne era andata perchè era stufa di sentirsi dire che le femmine non giocano a calcio. E ho pensato – a voi la scelta: a) Hai proprio ragione, Sofia è così, che vuoi farci b) Brutto BIIP, sei proprio un cocco di mamma fighetto e antipatico c) Ma chissenefrega…
Lo confesso, l’opzione B… ma l’ho un po’ epurata per la stampa. Per quanto logorroica, invadente, esasperante e indisciplinata… che non mi si tocchi il mio piccolo scarrafone!
Quando ero piccino parlavo sempre malissimo della bambina che mi “piaceva”… forse per nascondere la simpatia/ammirazione/affetto che provavo per lei…
Non prendertela troppo col “Brutto BIIP…” 🙂
Il tuo commento mi ha ricordato il mio settembre da insegnante. Il tuo post mi ha ricordato i discorsi della mia nipotina, quattro anni: “E’ mio amico, ma non lo sposo” (sposo la mia mamma).
Azzzzz ricomincia la scuola!!!!! e ci si mette pure il ministro-grimbiulino a stressare…. auguroni per il nuovo anno!
un bacione Anna
Immagino la scena 🙂 iperprotettiva come sono con le persone che amo credo che avrei fatto fare un bel volo al pupo in oggetto!
Comunque se ripenso a tutte le chiacchiere che facevamo da bambini su questo o su quel compagno mi viene da sorridere…sono i prodomi dei futuri rapporti sociali, non c’è che dire 🙂
Non credo proprio sarei riuscita ad “epurarmi” in questo modo 🙂
Pazienza che arrivo è!
Buongiorno Gea e grazie del tuo commento….tu almeno il tuo Mr. Big ogni tanto lo incroci, io sono 10 anni che non lo vedo ed abitiamo a meno di 5 km di distanza…..destino? PS: ogni scarrafone e bello a mamma soia…pensa che io non ho figli, ma ho una nipotina di 2 anni per la quale stravedo, guai a chi me la tocca. Baci nipotosi Sonnenschein
Io non sono ancora mamma, ma ho sviluppato da bambina un certo senso di protezione e difesa verso mio fratello più piccolo. Robe che tornavo a casa piena di lividi e graffi perché quando qualcuno lo infastidiva poi aveva da rivedersela con me. Mi salvò il judo, cui mio fratello fu iscritto, per tredici anni, disperatamente da mia madre.
Passo di qui dal blog della Gas. E un poco sorrido anche, leggendo questo post e per questa scoperta. Io Gas la chiamo mammamica mia. Ecco. Un saluto