Mag 18, 2011 - Briciole    8 Comments

Scuola, auto, scuola…

papaveri.jpg

…e papaveri. Questo è il periodo che preferisco in assoluto; dopo le brume e le galaverne invernali, se c’è qualcosa che mi emoziona sono proprio queste giornate tra Maggio e Giugno.

Il sole comincia a scaldare, ad assumere quella pienezza che già preannuncia l’estate, ma ancora non estenua con afe opprimenti. Il cielo azzurro conserva una tinta smaltata, nitida e traslucida, mossa a volte da sbuffi di nuvole paffute, gonfie di bianco, e d’argento, ma pronte a galoppare via, senza lacrime…

Il verde è carico, opulento quasi, c’è una corposità nei fili d’erba, nelle foglie, che tra qualche settimana evaporerà nella calura più intensa e soffocante di queste zone di bassa pianura. I pioppi, le querce, le acacie si muovono nel vento leggero e le foglie mandano lampi screziati in diverse sfumature. E poi ci sono loro, a bordo strada, i miei fiori preferiti: i papaveri che spuntano a mazzi, a gruppetti leggeri e fruscianti. Non si possono raccogliere, appena li stringi tra le mani avvizziscono in mille pieghettature. Troppo triste spettacolo; preferisco il loro occhieggiare dal finestrino, mentre il nastro scuro della strada scivola sotto di me e ad ogni curva mi regala nuovi scorci. La stessa strada, fatta mille volte, per la scuola, i corsi di aggiornamento, le visite mediche, il vecchio lavoro amato e abbandonato… Un pezzo di vita, ma questo è un altro sentiero.

La strada corre, e con lei i pensieri; oggi sono lieti – a scuola, come una grande famiglia, aspettiamo la notizia della nascita di un piccolo uomo, figlio di un collega – rilassati – le prove Invalsi sono quasi archiviate, con le polemiche, le tensioni, i malumori che hanno portato – soddisfatti – parola grossa, ma ogni tanto capita di sentirsi soddisfatti per il lavoro svolto. Ed è una sensazione che ripaga delle tante giornate cattive, sconsolate o depresse che ci sono state e ci saranno di nuovo. Ma oggi ci sono i papaveri, e anche questo aiuta.

Scuola, auto, scuola…ultima modifica: 2011-05-18T21:10:00+02:00da gea.71
Reposta per primo quest’articolo

8 Commenti

  • Ma che bell’immagine. Poesia pura 🙂

  • Hai descritto così bene questo cambio di stagioni, anche se dalle mie parti il caldo è decisamente estivo per il resto i colori sono proprio quelli che descrivi, quelli di una primavera opulenta e profumata. Dalla mia finestra vedo nelle immediate visinanze prati che in realtà sono pascoli d’inverno. un po’ più lontano, diventano rossi. Io so perché, e tu che ami questi fiori così transitori anche. Buona domenica ML a presto (m)

  • Adoro i papaveri ma non ne vedo più tanti come un tempo. Hai ragione, non si colgono perchè muoiono subito, però hai mai fattoil “tatuaggio”della stellina premendo forte sulla fronte la parte centrale del fiore? Ricordi infantili…
    Capisco che in questo momento il mondo della scuola non è facile. Lo era anche ai miei tempi, ma ora…E la soddisfazione sta sempre nel lavoro fatto bene. Un saluto, carissima, e buon fine settimana.
    Anna

  • Gea,il tatuaggio era con i papaveri, non con i tulipani (sorriso)

  • Buon inizio settimana anche a te (m)

  • Si hai ragione Gea, sono due mesi di un buon clima
    e con tanta voglia di fare tante cose che ne con il freddo e ne con il caldo eccessivo si riescono a fare.
    Buona settimana.

    Ciao da Giuseppe.

  • Ti immagino subissata dal periodo degli esami. A presto, magari dopo un po’ di vacanze (m)

  • …..e papaveri. Dovrei essere geloso della tua dichiarazione d’amore alla tenerezza di quel fiore che aspetto ogni anno come poesia per gli occhi e sospiri per il cuore. Sono l’essenza dell’estate e ci accarezzano gli anni dolcemente. robi che ti leggerà.