Feb 3, 2012 - Senza categoria    3 Comments

Sotto la neve…

DSCN0440.JPGSotto la neve c’è silenzio; due giorni di fiocchi che scendono ininterrottamente, a tratti quasi una spolverata di zucchero a velo, a tratti cristalli più grandi, piume gelate che ondeggiano gentili prima di andarsi a posare su superfici immacolate e intatte. Le scuole chiuse. Il forno chiuso. I negozi chiusi. E’ passata davvero una vita da quando è sucesso l’ultima volta; andavo alle elementari. Il quartiere in cui abitavo è rimasto senza luce elettrica; si andava a dormire da mia nonna, che invece aveva ancora il riscaldamento funzionante. Si prendevano pentole di neve, da far sciogliere sul fornello. Si accendevano candele e si giocava nella neve… La piazza del castello, la discesa verso il fiume erano una stupenda pista per slittare. Con un sacco dell’immondizia aperto… I miei figli sono rimasti stupiti all’idea che nei negozi scarseggino certi generi alimentari; è la prima volta, forse, che si rendono conto che non tutto è automatico, self-service, pronto a portar via… Ma hanno scoperto anche le piste per il bob più belle che ci siano… all’ombra del castello.

Intanto, mentre loro scivolano, ascolto il silenzio… Il lusso della lentezza. La maestosità del Generale Inverno. Dalla finestra, dove d’estate vedo i teli da bagno, le vasche della piscina e, più lontano, il nastro luccicante del fiume, c’è un ondeggiare di grigio, madreperla, bianco su bianco a rivestire gli alberi, i cespugli, ciò che resta dell’erba… Non si sentono più i rumori della cava di ghiaia, della strada… E quando viene buio, con il naso dentro la sciarpa, si sente un altro tipo di silenzio.

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Il paese è ancora più vuoto; le strade sono illuminate e il lampioni si riflettono in pozze d’argento. Non c’è la luna; il cielo è una distesa di nero screziato di strascichi grigio fumo… C’è silenzio, ma è diverso; non più morbido, ovattato, dormiente; la neve ha smesso di scendere, a tratti soffia un vento breve, quasi una pennellata. I rami degli alberi si muovono, rigidi… Scricchiolii, crepitare di rami cristallizzati, ogni particolare, nel buio, si staglia ancora più nitido, se possibile… Altri crepitii rompono la quiete della mia strada; i miei passi sulla via di casa…

Sotto la neve…ultima modifica: 2012-02-03T08:57:00+01:00da gea.71
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3 Commenti

  • descrizione avvolgente di antiche sensazioni che solo la neve può richiamare. Godiamoci questo silenzio ed il “lusso della lentezza”.
    Brava Gea. Un caro saluto. robi

  • Bellissima questa descrizione, fa venir voglia di essere lì con te ad ascoltare, senza parlare, il”non rumore” che fa la neve cadendo.
    Qui stiamo aspettando, i media ce l’hanno minacciata, ma per me sarebbe un piacere perchè per ora ascolto solo l’urlo lugubre del vento sotto i tetti.
    Non ringraziarmi, leggerti per me è un piacere.
    Anna

  • Anche da me la nebbia ha lasciato il posto alla neve…e anche noi ieri mattina siamo scesi a spalare. Guance rosse e fiato grosso, che insomma, c’ho pure un’età! 🙂 Abito vicino al Naviglio, un po’ in periferia ed il paesaggio intorno lasciava senza fiato. Tutto lindo, tutto bianco, tutto perfetto…forse troppo.
    Bello, bello leggere il tuo post. Di solito sei più spiccia, ma devo dirtelo, mi piace molto questo tuo lato pieno di poesia.
    Un abbraccio grande. Gas