Seccature esteriori… ma anche interiori…
La vignetta di intermezzo mi è piaciuta particolarmente perchè si adatta a questo periodo della mia vita.
E magari fosse vero che mi sono rimaste solo seccature esteriori e che la pace interiore è raggiunta e incrollabile; interno ed esterno si toccano, si mescolano e io non ho ancora imparato l’arte del distacco zen… l’atarassia, il chissenefrega… non so come chiamarlo…
La cosa più bella di tutto il minestrone in cui mi dibatto è il fatto che quello che a me giunge non richiesto, non programmato e assolutamente non voluto, ad altri sembra una sorta di invidiabile benedizione… stupendo… Facciamo cambio?
Una sedentaria, abitudinaria, pavida e timida rischia di essere catapultata armi e bagagli a sette/otto fusi orari di distanza da dove – illusa – pensavo non mi sarei mai mossa… Quel gran genio di Dante lo chiamerebbe contrappasso…
ciao Gea,
quando si arriva a destinazione, anche i pavidi, gli abitudinari e i timidi provano una fierezza inaspettata. La difficoltà è nell’avvio.
Penso che ci troveremo nello stesso girone dantesco. robi
Io ti capisco in tutto, sia per quanto riguarda “I fusi orari”, sia per il distacco zen che, ove mai lo raggiungessi, somiglierebbe di più ad una forma di rassegnazione e depressione…Ad ogni modo devo ammettere che anche chi ti ha commentato prima ha ragione, una volta saltato l’enorme fosso, si prova una gran fierezza.
Tu ne avresti fatto a meno, lo so, e anche io, ma qualche volta…dalle mie parti si dice “storta va,diritta vene…”e forse la traduzione non serve.
In bocca al lupo.
Anna
Aggiugo anche il mio in bocca al lupo.
Un abbraccione cara M L.
Ciao da Giuseppe.
Ciao Gea.
passa a commentare, coem facevi, il blog vignolese
http://blog.libero.it/VignolaVota2009/11238010.html
Maurizio
Passo per un saluto.
Anna