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Nov 3, 2012 - sfoghi    4 Comments

I vestiti nuovi dell’imperatore

Chissà, forse non ne possiamo fare a meno; come esseri umani dobbiamo “raccontarcela”. La realtà prende forma e senso mentre la raccontiamo, la interpretiamo, qualche volta la rimaneggiamo spudoratamente… se siamo abbastanza bravi riusciamo a raccontarla anche agli altri.E magari qualcuno ci crede.

Il problema viene quando, come nella fiaba, ti scappano le fatidiche parole che svelano l’inganno; quando non hai più voglia di stare al gioco e vorresti che, almeno, si stendesse un pietoso silenzio… se proprio non si possono chiamare le cose con il loro nome, non chiamiamole proprio, vi prego…

Mar 25, 2012 - sfoghi    5 Comments

Seccature esteriori… ma anche interiori…

La vignetta di intermezzo mi è piaciuta particolarmente perchè si adatta a questo periodo della mia vita.

E magari fosse vero che mi sono rimaste solo seccature esteriori e che la pace interiore è raggiunta e incrollabile; interno ed esterno si toccano, si mescolano e io non ho ancora imparato l’arte del distacco zen… l’atarassia, il chissenefrega… non so come chiamarlo…

La cosa più bella di tutto il minestrone in cui mi dibatto è il fatto che quello che a me giunge non richiesto, non programmato e assolutamente non voluto, ad altri sembra una sorta di invidiabile benedizione… stupendo… Facciamo cambio?

Una sedentaria, abitudinaria, pavida e timida rischia di essere catapultata armi e bagagli a sette/otto fusi orari di distanza da dove  – illusa – pensavo non mi sarei mai mossa…  Quel gran genio di Dante lo chiamerebbe contrappasso…

Gen 22, 2012 - sfoghi    4 Comments

Mary Poppins… o Delle fette di prosciutto e del loro cadere

E’ buffo come ciò che meno ci piace o da sempre ci risulti indifferente poi ci perseguiti sotto forma di etichette, nomignoli… e quello che mi infastidisce di più è il fondo di verità che ci sta dietro, a questi nomignoli, etichette… Mary Poppins.jpg

Mai visto il film  Mary Poppins; so cosa è, di che cosa parla. Io e le mie amiche, per fregarci a vicenda nel gioco dell’impiccato, abbbiamo usato “Supercalifragilisticoespiralidoso”… mi sono addiritttura entrate in testa, mio malgrado, le canzoncine. Ma mai visto il film; e il personaggio mi è sempre sembarto troppo insulso e melenso… anche se alla fine il bene trionfa…

Quindi non mi piace quando qualcuno mi paragona a Mary Poppins; non mi piace pensare che abbia ragione a definirmi una melensa sognatrice, sganciata dalla realtà; non mi piace scoprire che può esserci del vero in tutto ciò… Mary Poppins, un giorno, potrebbe svegliarsi. Potrebbero caderle le fette di prosciutto dagli occhi, e cosa le resterà?

Le crisi di pianto; il mal di stomaco perchè ti sforzi di non lasciare uscire lacrime, parole e bestemmie… Guardare le persone che camminano attorno per strada e vederle come dietro un vetro, vicine ed estranee allo stesso tempo, perchè la stanchezza patina tutto e una leggera noia ti zavorra le spalle. Anche la faccia e il suo impercettibile incresparsi nel sorriso, sembra un carico troppo pesante da sopportare… Chissà cosa risponderebbe Mary Poppins… io vi risponderei con queste esatte parole… perchè ieri ho perso l’ombrello, lo zucchero e vari strati di prosciutto. Ed è un bene, sul serio. Ma, diosanto, che male che fa…

Ott 24, 2011 - sfoghi    2 Comments

C’è Madre e madre…

Di mamma ce n’è una sola… invece no. C’è la Madre, con la maiuscola, che difende a spada tratta i propri pargoli; quella che, messa di fronte ad eventuali mancanze, si offende mortalmente per l’innnominabile complotto contro SUO figlio… così ammodo, così educato, così incompreso…

Perchè, vede, professoressa, non ha lanciato le forbici al compagno, gliele ha passate…

Perchè vede, professoressa, non ha spintonato un compagno, no, è questo che si è messo a correre ed è inciampato…

Variante al femminile: Vede, professoressa, mia figlia era così agitata per la SUA verifica, che ho dovuto portarla dalla parrucchiera per distrarla…

Sì, è vero, la verifica è andata male, ma LEI, professoressa, cosa intende fare per recuperare (!?!)

Unisex: No, professoressa, mio/mia figlio/figlia non ha rubato il cellulare/i soldi/la calcolatrice… l’ha presa in prestito.

La Madre ha sempre il più esemplare dei figli, quello che viene ripreso inspiegabilmente, quando non sta facendo nulla di male; quello che si attira le antipatie di professori nevrotici che lo perseguitano; quello che i compagni sono tutti gelosi di lui, o lo provocano, o non lo capiscono…

Poi ci sono le madri qualunque, quelle con la minuscola; che ascoltano e annuiscono, perchè sì, in fondo il loro figlio è proprio così, tendenzialmente rompiscatole e insofferente alle regole; distratto e disinteressato… pasticcione… pigro anche se con buona intelligenza…

Quelle che ci provano a controllare diario e compiti anche se sai che mediamente rientrano alle nove di sera e magari sono pure separate; o cassintegrate; o tutt’e due le cose. Quelle che, ancora, nonostante tutto, ci provano a mettere qualche limite, o regola, o che dir si voglia… Io faccio il tifo per loro, confesso. Anche se, e ne sono assolutamente convinta, vivono molto meglio le Madri con la maiuscola (e a volte vorrei tanto imitarle…).