La vignetta di intermezzo mi è piaciuta particolarmente perchè si adatta a questo periodo della mia vita.
E magari fosse vero che mi sono rimaste solo seccature esteriori e che la pace interiore è raggiunta e incrollabile; interno ed esterno si toccano, si mescolano e io non ho ancora imparato l’arte del distacco zen… l’atarassia, il chissenefrega… non so come chiamarlo…
La cosa più bella di tutto il minestrone in cui mi dibatto è il fatto che quello che a me giunge non richiesto, non programmato e assolutamente non voluto, ad altri sembra una sorta di invidiabile benedizione… stupendo… Facciamo cambio?
Una sedentaria, abitudinaria, pavida e timida rischia di essere catapultata armi e bagagli a sette/otto fusi orari di distanza da dove – illusa – pensavo non mi sarei mai mossa… Quel gran genio di Dante lo chiamerebbe contrappasso…