Apr 21, 2012 - Gea at school    9 Comments

I will survive…

E vai con l’inglese… che dovrei decidermi ad imparare per bene. Lo mettiamo nel mucchio delle cose da fare, in standby… Non questa sera. Stasera la sensazione è proprio quella del sopravvivere: pomeriggio di sole stupendo, l’aria profumata – finalmente – di primavera e non più della muffa di pioggia dei giorni passati… Pomeriggio passato murato a scuola per i colloqui generali con i genitori; l’ultimo incontro ufficiale prima della fine dell’anno scolastico. E dopo la mattinata passata coi pargoli, non esattamente desiderosi di apprendere, vi assicuro che non è una passeggiata, ma si deve fare… anche se avresti voglia di passeggiare senza meta sotto il calore del sole…

Che dire, questa è la parte del mio lavoro che amo di meno; preferisco chiudere la porta della classe e trovarmi di fronte i ragazzi, cercando di fare di volta in volta l’insegnante, il buffone di corte, il boia, l’assistente sociale, la mamma e quel che serve… Ogni tanto sogno di passare alle scuole superiori, abbandonare analisi logica e antologia, per insegnare di nuovo letteratura, ma ancora mi diverto. E finchè sento questo so che non sono ancora destinata alla neuro… A dire la verità ieri, dopo che due giovani menti, parlando di Hitler, mi hanno detto che sale al potere dopo il delitto Matteotti ho avuto un momento di smarrimento… alla velocità della luce mi sono passate davanti agli occhi le seguenti opzioni a) urlo selvaggio ma liberatorio b) raffica di termini innominabili passibili di denuncia c) silenzio oltraggiato stile “lesa maestà” e abbandono dei pargoli al ripasso self-service.

Ho scelto l’ultima. Mi sono fatta due risate con i colleghi e via che si riparte… Perchè finchè riusciamo a riderci sopra va tutto bene; non perchè prendiamo in giro i ragazzi, ma perchè riusciamo prima di tutto a prendere in giro noi stessi… finchè riesco a farlo, posso dire, appunto, I will survive…

 

I will survive…ultima modifica: 2012-04-21T23:12:34+02:00da gea.71
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9 Commenti

  • Ciao Gea, buona settimana e sopravvivenza ^__^

    Ciao ciao. Giuseppe.

  • Per come sta andando il mondo, forse è meglio studiare il cinese!! 😀

  • Ai miei tempi, azz, ma ti rendi conto di cosa ho scritto? Ai miei tempi…sigh, sto per diventare Matusalemme :-))). Comunque dicevo, ai miei tempi si studiava francese e così, stanca di andare in giro e sembrare una beota, a ottobre mi sono iscritta a questo corso di inglese. Una roba seria, per dire.
    Ero terrorizzata lo ammetto. Nessuna base, classe ristretta di otto persone, sicuramente più preparate di me e soprattutto moooooolto più giovani di me, insegnante madre lingua…
    Ora, a distanza di sette mesi, il corso finisce a giugno, sono felicissima di aver intrapreso questa nuova avventura. L’insegnante è OK, bravissima e pazientissima, i compagni, tra i venti e i 35 anni, sono di una simpatia rara…insomma un gruppo meravigliosamente affiatato e divertimento assicurato ogni lezione. Davvero, non sai le risate che mi faccio e credimi, in questo periodo ne avevo davvero bisogno. Inoltre anche l’apprendimento va molto meglio di quanto sperassi…
    Tu che fai il boia? Parliamone, mi viene da sorridere anche solo a pensarci :-). Un abbraccio Signorina Tuttofare. Gas

  • Questo stare in bilico tra il piacere della classe e la buracrazie dei consigli e dei colloqui lo ricordo bene. Però alla fine ai colloqui mi ci ero abituata ( Insegnavo ad un istituto tecico, tutta gente delle campagne limitrofe che ti guardavano sempre con un po’ di soggezione e io cercavo di metterli a loro agio. Ammetto che era “un po’” di tempo fa…) ) Ai consigli e alle assemblee invece andavo sempre malvolentieri.
    Ho letto il commento di Gas che ha molte analogie con il mio percorso, solo che quel corso di inglese con insegnanti di madre lingua l’ho fatto molto tempo fa. Ero giovane e mi divertivo molto anche io.
    Ciao, ragazze, vii dirò, non mi sembra vero aver scambiato quattro chiacchiere con voi, dopo tanto tempo.
    Alla prossima
    Anna

  • ciao Gea,
    anche se avevo già letto il tuo post ieri, oggi ho di nuovo sorriso con lo stesso gusto. La descrizione di cosa diventi fra i muri della classe è un’immagine di grande tenerezza e dedizione al lavoro che fai. I ragazzi di oggi, dalla materna all’università, sono un attentato quotidiano al sistema nervoso degli insegnanti. Solo chi vive in diretta questa realtà può scegliere da quale fascia di età farsi “distruggere” con un pò di allegria.
    Per l’inglese, ho rimandato tutta la vita e non è stata una bella pigrizia. Bisogna affrontarlo di brutto e diventerà tutto più facile.
    Buone passeggiate al calar del sole. robi

  • Non resta che sorridere, .. come fai tu, ogni altro atteggiamento sarebbe controproducente per te soprattutto e anche per i tuoi pargoli non particolarmente informati. Mi piace che sceglie di insegnare con spirito “leggero” . Ciao ;.)

  • Buon 1° maggio,

    quando il lavoro è una festa!

    Con dignità per tutti.

    Ciao da Giuseppe.

  • … Perchè tu non ha mai sentito che “Il regicidio di Umberto I” fu scritto da Gaetano Bresci … un famoso best seller del primo novecento!

  • Come ti capisco… Martedì mi tocca dalle otto alle due (con pargoli) due ore di aggiornamento e poi collegio docenti (sigh!) Spero che piova!
    Ciao e frazie della tua visita.