Lug 8, 2007 - Senza categoria    9 Comments

Della puzza sotto al naso

Gea non è una brava mammina. Diciamocela tutta, Gea è un po’ pirla.

Non ha cambiato domicilio per assicurare alla pargola l’iscrizione alla scuola elementare “giusta”. Perchè c’è la scuola giusta e quella sbagliata: o perlomeno la favola metropolitana vuole che in una data scuola ci siano classi prive di extra-comunitari. Così tutto il paesello “bene” si è precipitato ad assicurarsi di eludere lo stradario cambiando domicilio e quella pirla di Gea, che avrebbe avuto bisogno della scuola vicino ai nonni, ha pensato “Figurati se c’è bisogno di questi intralazzi…” Infatti.

Ma quello che Gea non si aspettava, sono le vette  di raffinatezza che certe menti possono raggiungere quando si tratta di puzza sotto al naso. Parlando con alcune mamme “giuste”, Gea è stata erudita del fatto che nella scuola dove andranno i prescelti, ci sono solo cognomi “giusti”… Cioè, non solo niente Abdel, Mohammad e compagnia, ma nemmeno Esposito, Caputo e quant’altro.

!!!??!!!!!

E qui scatta l’animo veramente snob di Gea, cioè della sottoscritta; vi assicuro che anche io sono estremamente razzista: non sopporto gli str… presuntuosi e puzzoni. E ci sono parecchi cognomi “giusti” che sono molto felice di non avere in classe con mia figlia e di non trovarmi di fronte con le loro menate alle riunioni di classe: tipo la mamma ginnica e bionda che veste perennemte la figlia con gli abiti con la scritta “Rich” sul culo; o la mammina cattolica oltranzista col suo marito bigotto e perfido coi colleghi di lavoro…

E poi, ragazze, guardiamoci negli occhi, ma siamo proprio sicure di essere così “su” da non poterci mischiare coi comuni mortali? Dunque, facciamo il punto: io sono una sfigatissima precaria che insegna italiano nei professionali (Ah ah ah!!!); l’altra ha un negozio di abbigliamento; l’altra ancora vende materiali edili… Il gotha della nobiltà! Ma qui è subentrata la mamma di Gea, pozzo di saggezza. Cara – mi ha fatto notare –  c’è una sottile differenza tra di voi: gli zeri sul conto corrente! Giusto.

Della puzza sotto al nasoultima modifica: 2007-07-08T21:00:00+02:00da gea.71
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9 Commenti

  • Ma fai benissimo a fregartene!!! ;))) In che razza di mondo “chiuso” vivrebbero i tuoi figli?! Santa pace, ci vuole propro pazienza.. Buon lunedì. :* M.

  • Diglielo Gea, che il mondo è tondo e, a forza di andare in “sù”, si finisce per essere giù!! 😀

  • … le donne come te esistono solo sui blog… in giro non se ne vede…
    c’è il festival dell’apparire…
    Un bacio,
    thewasteland

  • Se ci fossero solo gli “zeri”, sui conti correnti, le differenze non sarebbero poi molte … il vero dramma, credimi, sono gli altri numeri che precedono gli zeri! 😉
    Mi dispiace solo una cosa Gea: non poterti abbracciare, causa la distanza. Perché quando ti arrabbi così mi fai una tenerezza infinita … e ti strizzotterei tutta (si dice: strizzotterei?)
    In realtà le compagnie per i propri figli sono molto più complesse da valutare in tutte le loro “pericolosità”, ed una delle più insidiose credo sia legata proprio alla superficialità ed a un’educazione di tipo consumistico “spinto” che viene impartita in certe famiglie … ne so qualcosa, credimi, ed è una vera lotta cercare di far comprendere ai propri figli che in realtà non sei Tu il genitore “degenere” 🙂 ma che stai solo cercando di fare onestamente, e faticosamente, il tuo lavoro di educatore.
    Spero tanto che, prima di morire, questo sforzo ci venga al fine riconosciuto 🙂
    Ti sento tornata combattiva come nei tempi migliori, ed anche io riesco a “navigare” un po’ meglio … che siano le vacanze che si avvicinano? … Ne sento un gran bisogno 🙂 … E Tu?
    Ti Abbraccio forte, come nei momenti migliori, molto “forte” 😉
    Giuliano

  • Che tristezza pensare che le proprie scelte siano determinate dalla necessità di apparire a tutti i costi piuttosto che dai propri desideri, dalle proprie idee, dal proprio cuore. Vedi il lato positivo…magari in una scuola “giusta” la pargola diventa snob anche lei…con la scritta “Rich” sul culo e l’aria di chi la sa già lunga…no, meglio gli Esposito e gli Abdul…un clima multietnico apre la mente 🙂
    Un abbraccio. Giusi

  • Sono una nordica, c’ho pure avuto la nonna materna tedesca, alta, bionda, occhi azzurri, la nonna, mica io :-))) che ha sposato un terrone, quindi secondo alcuni proprio non dovrei parlare. Vivo, da che mi sono sposata, in un bigottissimo paesotto di provincia, formato da gente tutta immanicata fra loro e in cui mi sono sempre sentita estranea. Ho una amica, trapiantata qui, come me, da Milano. Mi basta. Agli inizi non mi pesava, tutte le mattine prendevo la metro e me ne andavo a lavorare in “città”, tornavo alla sera e della vita di paese non sapevo un fico secco. Poi sono arrivati i figli, il nido, l’asilo, le elementari e le medie…e mi sono scontrata con una mentalità che più di una volta mi ha fatto rizzare i capelli in testa, ma sono andata avanti per la mia strada. Ora se dio vuole, i ragazzi sono grandi e quindi sono fuori da quell’ambiente che non mi manca per nulla. Poi ci sono anche i pro eh 🙂 Il paese è tranquillo, non c’è criminalità, alla sera non c’è in giro un cane, ma se non c’è almeno non corri il rischio di essere morsicata…

  • Sono sempre stata una mamma non giusta, come te, e mi verrebbe da dire che ne sono fiera. Se non fosse che niente cambia, nonostante la tacita ribellione di persone come noi. Siamo su una strada pericolosissima, divise tra il rifiuto di adeguarsi, la necessità di spiegare ai figli e il timore di farne dei “diversi” all’incontrario. Dei “non giusti” che però si sentano frustrati dall’esserlo. Sono una “vecchia” mamma,ho figli che ora sono adulti, per questo sono piena di dubbi.
    PS.Ho insegnato italiano all’industriale, non è molto diverso.

  • vedi Gea, non sono furbastre solo le mamme che portano i pargoli in quella che loro considerano la “scuola giusta”, ma anche il o la preside di quel miraggio di scuola, che dovrebbe far meglio il suo lavoro nel senso dell’onestà…
    In realtà con la scusa del preside manager, anche le scuole si comportano come i supermercati, che strangolano i negozietti…
    ciao gegia

  • Buona estate, parto per la mia terra,
    “la mia terra d’amore” come ho dato
    il titolo alla mio ultimo post.

    Un abbraccio e buone vacanze anche a te
    ovunque tu vada.

    Ciao da Giuseppe.