Ott 26, 2007 - Senza categoria    30 Comments

Non si sfugge…

In questi giorni fioccano le cattive notizie. Riguardano tutte persone a me vicine, amici… Davvero è passato così tanto tempo da quando chiacchieravamo in quel parco, guardando i giochi dei bambini? Davvero sono vent’anni che ci conosciamo?  Ho ancora davanti agli occhi lo sguardo di S. che tiene sulle spalle suo figlio,  di due anni appena…

Un giro di boa. Che espressione malinconica e vera. Abbiamo compiuto il giro di boa: il lavoro, le famiglie che si formano, le nascite, i fidanzamenti… piano piano siamo approdati al punto in cui è più facile ricevere altri tipi di notizie.

Ma non si sfugge; la vita incalza e le sue stagioni sono fatte di frutti buoni e altri più amari. Fino a poco tempo fa pensavo che fosse una fortuna non essere toccati da certe disgrazie. E ovviamente lo è. Ma la domanda che mi pongo è: davvero quando non si è coinvolti in prima persona, ci si può sentire “fuori”.?

No, la risposta è no. Perchè come amico, compagno, vicino, comunque sei coinvolto. Non sei tu l’ammalato, o chi sta soffrendo per un lutto, ma c’è un ruolo anche per te . Sarai presente? Chiamerai? O lascerai perdere, dicendoti che non vuoi disturbare, non vuoi fare domande sciocche… Fare i conti con la sofferenza altrui, ho scoperto, può mettere a nudo la parte più vigliacca e piccina di noi stessi. Ci sono momenti in cui anche le persone più abili e chiacchierone non sanno bene a quali parole appigliarsi, ma forse non è questo l’importante, non è nelle parole che si riesce a trovare un senso a certi colpi e sofferenze. La presenza, il fatto di esserci, questo sì che è l’importante. Ascoltare, anche piangere insieme, e andare avanti.

Non si sfugge…ultima modifica: 2007-10-26T22:00:00+02:00da gea.71
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30 Commenti

  • Si, l’importante è esserci 🙂

  • Ero passato per scherzare un po’ … per avvertirti del “quarto di manzo” che avevo preparato per Te, ma certo adesso, leggendo, non è proprio il caso.
    Come al solito sai cogliere perfettamente il problema: non è la quantità di parole che conta ma la Presenza. Chi in certi casi si pone il problema di: “cosa dire?” … dimostra solo di non aver compreso.
    Anche qui, nel nostro piccolo, le parole non sono sempre presenti e disponibili ma in fondo la situazione non è poi molto diversa. Ho imparato allora, piano piano, ad avvertire la “Presenza” anche a distanza, anche nel silenzio, anche nelle giornaliere piccole e grandi difficoltà … credo che anche qui sia molto importante questo aspetto così particolare del nostro esprimerci e comunicare, e credo che Tu possa comprendere perfettamente a cosa mi riferisco. Grazie e … un grande Abbraccio.

  • Concordo con te… meglio poche parole in certi momenti… chi ne dice troppe non prova niente. ..la presenza è importante basta non sia ingombrante. Ne so qualcosa io che di lutti-questa estate ne ho avuti-
    Vedi lsi pensa che la malattia, la morte tocchi solo gli altri, è come un senso di onnipotenza assurda. In realtà nessuno è esente dai colpi del destino e allora capisce tante cose. Buona settimana con i tuoi adolescenti!!!! Un bacione Anna-gegia

  • Non so, tocchi un tasto dolente che io non so mai affrontare, sia quando mi riguarda più da vicino , sia che riguardi a quelli intorno a me.Non so affrontarlo, nè da una parte nè dall’altra e tendo a diventare fredda, avara di parole e anche di presenza. So che è sbagliato, so che non siamo tutti uguali e per questo mi sforzo di partecipare (e ogni volta mi dico “questa è l’ultima” ), ma sto male.E non è vigliaccheria, o forse non solo, è che più passa il tempo e più persone si allontanano da quel parco e da quella panchina, scivolano velocemente nell’ombra e resta solo polvere di ricordi.Sembra tutto così fatalmente insulso…

  • Anche se in modo discontinuo, io ci sono. E spero tu mi “senta”. Un abbraccio.. M.

  • “Anche se giriamo tutto il mondo
    in cerca di ciò che è bello,
    o l’abbiamo già in noi,
    o non lo troveremo” (Ralph W. Emerson)

    Buon tutti i Santi con affetto
    da Giuseppe.

  • Thanks for sharing

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