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Mar 6, 2009 - Senza categoria    3 Comments

Manovra anticrisi

Riesco raramente a guardare telegiornali e simili. Oggi ero a pranzo con alcuni colleghi e l’immancabile televisore acceso era sintonizzato su una rete nazionale: ora del notiziario… Mi è caduto l’occhio sulla schermata, che titolava: “Manovra anticrisi: proposta l’apertura domenicale degli esercizi commerciali” o qualcosa di simile.

E’ risaputo: se non ho un soldo da sbattere attaccato a quell’altro (passatemi questa “italianizzazione” del mio diletto) il problema si risolve tenendo aperti più a lungo i negozi!

Comprare… comprare di più… il problema è tutto qui, siamo così stupidi che non ce ne eravamo accorti…

Feb 26, 2009 - Senza categoria    6 Comments

A fine giornata…

A fine giornata un po’ di musica per riordinare i pensieri; che poi non sono docili e se ne vanno allegramente per i fatti loro… La scuola, l’organico che si contrae, i servizi sociali e gli psicologi che non capisci e che dovrebbero darti una mano, invece… Le pagelle non consegnate, preparare la torta che domani vengono le mondine…

Questo è un bel pensiero; domani verranno a scuola queste signore ottantenni, a raccontare ai ragazzi la loro esperienza in risaia, quando avevano suppergìù l’età dei miei alunni… Due pianeti lontanissimi che si incontrano…

Tornare in biblioteca; non sono riuscita a prendere libri per me. Fuga strategica perchè gli sguardi di fuoco della bibliotecaria tra un po’ ci incenerivano: prima la mamma, poi i pargoli casinisti. Pazienza… E vergogna; mi sono ridotta a comperare un Harmony History special che mi fanno tornare ai tempi in cui li rubavo a mia madre per sognare dietro storie d’amore impossibili. Cosa non si fa in astinenza da letture…

A fine giornata mi accorgo che un altro giorno è volato via; una buona giornata, tutto considerato, senza che sia successo niente di speciale… Basta la consapevolezza di averci messo dell’impegno, di averci speso del mio per farmi sentire soddisfatta. Oggi. Domani non so. Oggi mi godo questa sensazione di lusso e quiete allo stesso tempo. 

Feb 9, 2009 - Senza categoria    7 Comments

Dieci secondi mammosi

Mi piace scoprire nei miei figli qualità che non ho mai avuto… Anche se facciamo litigate da orbi, intimamente penso che saranno più corazzati di me di fronte a certe avversità – o a certe persone.

Il più piccolo, a due anni e mezzo, è molto parsimonioso con le parole; come un piccolo straniero usa nomi – anche se è ottimistico definirli tali –  e verbi all’infinito; stop. E dei nomi spesso solo le prime sillabe storpiate; di chiaro e distinguibile c’è babbu e mamma, ciucciu, cacca – che non penso abbia bisogno di traduzioni;-) – poi cocchi – i biscotti – tota – che sarebbe la torta, non importa di che genere e vari.

Bene; noi , volenti o nolenti ci siamo adattati, nel senso che gli parliamo normalmente, senza bamboleggiamenti ma non siamo preoccupati di questa pigrizia; le tate dell’asilo, invece, lo incalzano continuamente, al punto da rifiutargli l’acqua, ad esempio, quando lui non dice chiaramente la parola… Così, l’altro giorno gli hanno chiesto se volesse torta o biscotti – due parole che dice tranquillamente – ricordandogli che doveva “dire” quale delle due, “altrimenti niente”… E lui cosa ha fatto? Le ha guardate, ha ascoltato un po’, ha borbottato tra sè e se ne è andato da solo a giocare nel salone… mentre i compagni continuavano a banchettare.

Le insegnanti me lo raccontavano sconsolate… e io me la ridevo sotto i baffi. Non ce l’abbiamo ancora fatta a prenderlo di petto; per quanto sia mammone, coccolone e affettuoso, quando si impunta è disposto anche a rimetterci, ma non cede, non piange e non implora, va avanti per la sua strada…

Feb 1, 2009 - Senza categoria    5 Comments

Sono una persona responsabile…

Sono una persoan responsabile… Ogni anno faccio i miei bravi controlli: dentista, dermatologa (per i simpatici nei che popolano la mia pelle), ginecologa (inutile spiegare), esami del sangue…

Anche quest’anno mi sono seduta davanti al mio medico curante: esami fatti ed esami da fare… E mi sono accorta che mi guardava come se fossi una bomba ad orologeria; improvvisamente si è reso conto che ho 38 anni (a Giugno) e da sempre il colesterolo oltre 300… E’ finita la vacanza… Altri esami, altri controlli e poi, io che sono una persona responsabile, dovrò adattarmi a farmaci, dieta… Sono uscita dallo studio con un fascio di ricette che neanche il pensionato più ipocondriaco può vantare: esami del sangue, delle urine, del fondo dell’occhio, delle carotidi, appuntamento al centro specialistico per le dislipidemie (leggi: mesi di lista per sentirsi ricordare di non fumare, non ingrassare, ricordati che morirai di infartoictusarterisclerosiechipiùnehapiùnemetta..)

Mi sono guardata nel riflesso di una vetrina – un metro e 72 per 55 chili, una specie di spaventapasseri ambulante…

Però sono una persona responsabile; ho infilato diligentemente le ricette nella borsa, ho spinto la porta del negozio nella cui vetrina mi sono specchiata e mi sono comperata un meraviglioso krapfen alla crema!!!!! Alla mia salute e del colesterolo.

Gen 25, 2009 - Senza categoria    5 Comments

Non ci sono…

Quando sto seduta ad ascoltare; quando guido nel traffico; quando mi rintano sotto le coperte, il libro in mano, o la penna per scarabocchiare sul mio diario… Non ci sono; non mi puoi trovare. Che sollievo! Pochi momenti, pochi chilometri, ma non ci sono. Non è per cattiveria, ne’ per dispetto, è solo un bisogno che sento e mi rendo conto di averlo sempre avuto. Anche il senso di colpa che cerco di allontanare… Sono sempre io. Oppure no?

Guardo le fotografie in bianco e nero; cerco gli sguardi delle donne da cui discendo e vorrei chiedere loro: ti sei mai sentita così? Ne avevi tutte le ragioni, più di me di sicuro, ma ti sei mai sentita così? Pressata, priva di pazienza, con la sensazione che tutto corra e tu non possa fermarlo? Il sospetto di non poter mai cedere, perchè non ci sarebbe nessuno capace di raccoglierti… Il desiderio di sapere se si sarà in grado di resistere alle vere prove,e nessuna voglia, in fondo, di scoprirlo.

Probabilmente sì. La risposta è sì. Cerco un po’ più a fondo, per capire quel guizzo negli occhi cosa è; un segreto? Uno sbuffo di impazienza? O un sorriso… dopo tutto un sorriso, decido. E mi sento meglio.

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