Quale segreto
Quale è il segreto combinarsi dei pensieri, per cui ci sono momenti in cui riesci ad afferrare con chiarezza quello che passa nel tuo cuore e nella tua testa? Il caos acquista per un attimo una superficie liscia, lucente, si concede al tuo sguardo e finalmente si lascia decifrare.
Un attimo… Nel silenzio, nei momenti sospesi tra la veglia e il sonno; oppure mentre riascolti quel brano che pensi di sapere a memoria, ma ti svela una nuova parola, col suo significato inaspettato…
Ma il segreto che preferisco è quello degli odori, familiari e ricorrenti – calicantus, gelsomino, tiglio, pioppo, e perchè no, sigaro toscano… foglie bagnate e cantina polverosa – capaci di restituirmi, preciso e struggente, uno stato d’animo tale e quale l’ho sperimentato venti anni fa… Non sono più quella, me ne accorgo anche solo guardandomi ovviamente allo specchio… e più ancora quando riprendo in mano vecchie letture e scopro che mi dicono altre parole ed altri pensieri rispetto a ciò che ricordavo di avervi trovato.
Eppure il segreto rimanere – o ritornare – delle cose, un infinitesimo punto fermo ci deve essere se ancora sobbalza di fronte agli stessi spettacoli, se si indigna, si arrabbia o anche solo si commuove… Un piccolo punto che posso chiamare “io”… insicuro, dubbioso, a volte patetico “io”… uguale e diverso, conosciuto e straniero “io”…