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Set 15, 2012 - Senza categoria    3 Comments

Così pare…

Sono cambiata; o almeno così pare. Detto da altri. E’ sempre interessante confrontare ciò che si pensa di se stessi, con ciò che appare agli occhi degli altri.

In questi ultimi giorni mi sento di vetro. Letteralmente. Per una serie di motivi – nessuno tragico o irrimediabile – che mi mettono in ansia, mi sento estremamente vulnerabile, incerta. Devo mantenermi lucida, concentrata e stabile, ma in realtà la superficie trattiene a malapena un magma incontrollato… pronto a ribollire impazzito e a insinuarsi nella prima incrinatura che si presenti. La sensazione di essere rigida e frangibile al primo tocco mi terrorizza… ma così stanno le cose e ci vorrà un po’ di tempo perchè la situazione cambi. Così cammino nei corridoi di scuola, tra le colleghe, frequento le riunioni e compilo i verbali con una sorta di leggerezza che mi è stata rimproverata, come se non dessi il giusto peso alle cose. Semplicemente, cerco di non farmi male. Evito gli spigoli smussandoli in anticipo. Metto a frutto le esperienze passate per evitarmi una quota di patemi che ho già passato e – no grazie – non intendo sorbirmi… Ridimensiono.

Organizzo, prendo nota, chiedo, programmo, ma con una “durezza” – mi è stato detto – che in passato non avevo. O meglio, con una schiettezza che, fino a poco tempo fa, era soppiantata da timida diplomazia. Credo che la “metamorfosi” per gli altri possa essere spiacevole; così pare da alcune espressioni che ho notato, accompagnate da un leggero ritrarsi del corpo… durante alcune conversazioni.

E, cosa strabiliante in tutto ciò, l’onnipresente senso di colpa tace… (mi pento e mi dolgo di avere detto di no – o in alternativa – di avere risposto male, o di avere perso la pazienza)… O almeno così pare…

Ago 27, 2012 - Senza categoria    3 Comments

Pensieri fissi

Chissà se è l’età che avanza, o la mancanza di inventiva… ma sempre più spesso mi ritrovo a formulare gli stessi pensieri. O meglio: mi rendo conto che le idee attorno cui ruota la mia visione del mondo – parola enorme e pomposa, neanche fossi un filosofo – la mia idea di vita, amicizia, amore, in fondo sono le stesse due o tre… E la vita, maestra paziente che non si stanca di ripetere le sue lezioni, anche oggi mi ha sussurrato che non ce lo meritiamo… gioia e dolore, cose belle e cose brutte, non ce le meritiamo. Se avessi una fede salda potrei lanciare questo pensiero al di là e farne qualcosa di generoso e produttivo.

Se fossi, appunto, un filosofo, potrei costruirci attorno un massimo sistema. Se fossi un’artista… chissà, potrei almeno scriverci attorno musica, parole, o colori… Nulla di tutto ciò. Almeno cerco di non fare di questo pensiero una lettera vuota; prendo il filo sottile  –  non ce lo meritiamo – per legarlo ad un altro dei miei chiodi fissi: non sprecare tempo in ciò che non conta. Sii consapevole del molto che ti tocca e del molto che ad altri viene tolto…

La musica scorre; la notte avanza, con qualche pennellata fresca a fare tremolare le stelle; un nodo di tristezza e inquietudine si attorciglia tra stomaco e petto… E lì resta…

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