Dic 31, 2008 - Senza categoria    5 Comments

Parole, parole, parole…

Non voglio concludere l’anno su lamentele e piagnistei. Mi sono lasciata andare all’autocommiserazione e allo sfogo, con qualche perplessità… Da mesi rimugino questi e altri pensieri e mi ero sempre trattenuta, ma ho scoperto che mi ha fatto benissimo. Il blog mi serve anche per questo. Soprattutto perchè qui ho trovato persone accoglienti, generose, intelligenti, pazienti… grazie. Questo è un doveroso grazie a chi passa di qua, a chi legge, a chi sopporta i miei alti e bassi, a chi mi ha lasciato parole di conforto, un sorriso , un abbraccio, un pizzico di buonumore e di saggezza.

Questo è un buon modo per concludere un anno. Ringraziare ed essere grata. Adesso non farò un elenco melenso e sdolcinato – so toccare punte di vero virtuosismo, ma vi risparmierò. Prendermi cura di chi mi sta intorno – e un pochino anche di me, che sicuramente aiuta ad abbattere le paturnie – dare un calcio ai sensi di colpa, fare uno sberleffo al senso di inadeguatezza… Anche questi sono ottimi modi per finire un anno e iniziarne un altro.

Parlare, scrivere, dire, martellare… Parole, parole in quantità; lo so che il silenzio è d’oro, ma io nel silenzio, dopo un po’, mi perdo, perchè le parole risuonano nella mia testa, rimbalzano a vuoto e diventano più grosse e pesanti di quanto non siano. In un monastero – tibetano o nostrano che sia – credo che impazzirei (cade quindi l’opzione due del post sopra).

 Guardare, guardare semplicemente fuori dalla finestra; mi ha sempre aiutato, perchè riesco sempre a vedere qualcosa di speciale anche nei paesaggi più familiari… L’immagine più bella di questi giorni è il fiume, grigio e gonfio, con le sponde imbiancate dalla neve; gli alberi sono leggermente piegati e pennellati di bianco; i fiocchi continuano a cadere e sul ponte, mentre guardi le acque, li puoi seguire caracollare verso l’acqua che scorre giù in basso; il silenzio è rotto dai versi dei germani reali, che continuano a nuotare nonostante l’inverno, il freddo e la neve: sembrano non preoccuparsi di avere interrotto ritmi atavici rinunciando alla migrazione…

Ricordarsi che c’è il mondo, là fuori… C’è il mio orticello, come dice qualcuno;-) per il quale è giusto combattere, e qui mi viene in mente qualcun altro;-), ma c’è anche tanto altro, assolutamente tantissimo altro, nel bene e nel male… Dunque, in sella! E pedalare!

BUON 2009 A TUTTI!!!!

Dic 28, 2008 - Senza categoria    4 Comments

Abbuffata natalizia…

In realtà è stata un’abbuffata di pensieri e rimuginii, visto che proprio il giorno di Natale mi sono beccata il malefico virus intestinale che girovaga da queste parti… Si vede proprio che non sono stata buona e Babbo Natale ha pensato bene di mandarmi questo pesierino in coda…

Standomene rincattucciata a letto, sotto le coperte a massaggirmai lo stomaco, intanto scioglievo i pensieri… Perchè, ad esempio, mi faccio in quaqttro a portare Sofia a catechismo, messe di Natale e consimili quando io, per prima, non ho molto le idee chiare in materia e, dopo un’educazione cattolica e una pratica trentennale, ho deciso di abbandonarmi a i miei dubbi e allontanarmi dagli ambienti in cui sono cresciuta? La prima risposta è il fatto che, adesso, ho una figlia che sta crescendo e in coscienza credo che i miei personali dubbi non debbano influire sulla sua formazione che, per cultura, famiglia e anche tiepida fede – diciamolo pure – sarà cattolica. Certo, soprattutto adesso, lei ha vicino compagni di scuola che praticano almeno altre tre religioni, rispetto quella cattolica, e già sa che la sua amica Fatima non mangia carne di maiale e non festeggia il Natale…

Esiste Dio? E quale Dio? ha chiesto il cuginetto di Sofia – 8 anni – alla sua mamma; e lei gli ha risposto che non lo sa, che lei personalmente non ci crede e non sa quale delle religioni abbia ragione… Ecco, io non ho il coraggio di dire queste cose a mia figlia; personalmente credo che sia una crudeltà non darle un punto fermo: sì Dio esiste – avrà modo e tempo di capire che tanti sono gli dei e forse la “ragione” non sta da una parte sola – esistono la Madonna e Gesù Bambino, l’Angelo Custode e la cometa… ma esistono anche persone che hanno altri credo e vanno rispettati… poi vedrò strada facendo.

Ipocrisia? Vigliaccheria? Avrei dovuto risolvere certe cose tanto tempo fa, ma non sono sicura che ci riuscirò nemmeno tra altri vent’anni, perciò questo passa il convento…

Poi, cosa è questo desiderio di studiare di nuovo? Come se in casa non ci fosse già abbastanza caos e non fosse già pesante così la situazione… Inevitabilmente il lavoro del marito influisce sul tran tran con gli orari impossibili e il poco tempo che può dedicare ai bimbi; ci mancherebbe solo che io diventassi isterica perchè devo dare gli esami all’università –  a malapena risco a correggere le verifiche che faccio a scuola!

Mi ha colpito un commento lasciato da un’amica del blog, una parola che ha usato: “insoddisfazione” – e qui mi ha preso un crampo allo stomaco tremendo – sì, onestamente a volte mi sento insoddisfatta: forse il tempo che passa, l’idea di lasciarsi prendere dal tran tran… Ma forse non solo questo; insoddisfazione di me, di come affronto le cose, l’illusione che, da qualche parte, ci si la ricetta per capirmi e accettarmi di più… Probabilmente non sarebbe una laurea in psicologia che riuscirebbe a darmi tutto questo.

Il fatto è che, in questi ultimi mesi, mi sono resa conto di essere una rompiscatole, soprattutto come moglie. Non sto zitta, non accetto che tutto sia sulle mie spalle; non accetto che esistano due pesi e due misure e non sopporto di essere da sola anche quando lui è in casa. Mi ha sempre ripetuto che non c’è delitto peggiore di non saper staccare dal lavoro: quando si esce, chiuso. Il che vuol dire che ogni tanto soffia quando gli racconto le mie magagne di scuola… Poi mi ritrovo uno stakanosvista che programma le ferie al Polo Nord perchè così non è costretto a rientrare al lavoro in caso di problemi (?!?), o uno zombie che sogna magagne lavorative anche nel fine settimana per poi essere di umore pestilenziale…

Probabilmente tutta questa mappazza di pensieri sconclusionati e indigesti potrebbe sparire, semplicemente dedicandomi ad una delle seguenti attività:

a) notte di sonno ininterrotto: niente tosse, niente virus, niente incubi (del consorte e dei piccoli);

b) vacanza premio in monastero tibetano per meditazione che restituisca la pace interiore;

c) ricordarsi la vecchia saggezza popolare – come già fatto in passato – e meditare sulla massima zen “Hai voluto la bicicletta, pedala”. (Per l’esegesi si rimanda ad apposito post).

Dic 16, 2008 - Senza categoria    9 Comments

Incredibile…

Incredibile come sia volato anche quest’anno. Certamente le tante cose da fare aiutano a fare scorrere i giorni a ritmo sostenuto, a volte forse senza quasi percepirne la durata e il peso… Chissà.

Ma ciò che ancora di più mi sembra incredibile –  e una volta di più – è rendermi conto di come si cambi. Impercettibilmente, inconsapevolmente. Ti sembra di essere un tutto unico con i tuoi pensieri, desideri, stranezze  e stanchezze, poi, per magia, scopri una curiosità nuova. Una pazzia. L’anno scorso, di questi tempi, il mio più grande desiderio era dormire tre ore filate, da sola, nel mio letto… Lusso e lussuria!

Adesso, a distanza di un anno, padrona delle mie notti e del mio letto, mi sono scoperta a desiderare di rimettermi di nuovo a studiare. Di prendere un’altra laurea. Perchè? Boh? Adesso non mi interessa più di tanto scoprirlo. Mi fa solo piacere scoprire qualcosa di nuovo di me.

Detto tra noi l’uomo della mia vita e padre della prole mi ha guardato come se avessi bisogno della neuro… Chissà, forse ha ragione lui. O forse teme di finirci lui, in cura, casomai dovessi perseverare in questa idea peregrina… Ai posteri, ecc.. ecc…

Nov 27, 2008 - Senza categoria    3 Comments

Colpi di fortuna…

Ogni tanto capitano, bisogna dirlo. E sono tanto più graditi quando ti eri convinto di essere veramente sfigato. Ad esempio, due settimane fa, ci è arrivata una simpatica cartella delle tasse – che aspettavamo, è vero, ma si sa certe cose si rimuovono – che ha fatto magicamente sparire tutti i nostri progetti di : a) una libreria nuova; b) un letto a castello; c) una bella imbiancata al soggiorno e alla cucina che, dopo dieci anni, sinceramente agonizzano…

Sì, tutte cose superflue; però è anche vero che è bello progettare spese superflue – nel mio piccolo stavo facendo la punta ad un paio di maglioni, un paio di scarpe e, perchè no, qualche libro… – sono terapeutiche, a volte.

Be’, nisba. Spese folli fagocitate da un anno e mezzo di rate per estinguere la suddetta cartella.

Poi i magici ingranaggi del fisco hanno ripreso a ruotare ed è arrivata una lettera, che annullava la precedente, ridimensionando l’importo malefico che non aveva contemplato gli acconti già versati! Evvivvaaaaa! Magicamente ricompaiono, nei nostri sogni, librerie, scarpe, letti a castello e chissà… magari un fine settimana a Pasqua.

Detto tra noi, probabilmente l’unica cosa che faremo sarà imbiancare casa…. però è tanto bello sognare.

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