La signorina Silvani
Stupenda la signorina Silvani di fantozziana memoria… I miei alunni hanno riso moltissimo quando gliel’ho descritta e mimata. Mi ha sempre fatto tenerezza. Perchè mi viene in mente proprio adesso?
Ma perchè, pianin pianino, anche io sono arrivata al punto in cui farebbe comodo bloccare i compleanni ad un punto strategico e ripetibile. “Quanti anni compie?” “Ventisette!”. E così, anno dopo anno. Decennio dopo decennio…
Di certo, adesso, novella signorina Silvani, disporrei di maggiori mezzi per tentare di rendere credibile l’inganno: cosmetici fantascientifici, che sono una crema, ma con la consistenza di una polvere, che però diventa liquida e comunque me la merito perchè valgo.
Stick, roll.on, impacchi, gel rubati a tutte le piante ed essenze vegetali del pianeta, pronti a spianare, distendere, sbiancare, rimpolpare, cancellare le tracce del tempo che passa; i quali stick, roll.on ecc… devo assolutamente avere per prendermi cura di me.
Biancheria pressochè spaziale che sostiene, non stressa, rialza, seduce, strizzando e gonfiando che neanche un chirurgo plastico di fama potrebbe eguagliare. E con costi relativamente contenuti.
Mal che vada posso sempre iniettare, suggere, massaggiare, drenare, liftare e ritoccare che neanche Fotoshop reggerebbe il passo…
E se poi voglio completare l’opera, adesso scopro che posso anche avere un brain-trainer, un personale allenatore per i poveri neuroni in via di decadimento del mio cervello, così anche quest’ultimo sarà quello – udite udite – di una ventiseienne, con tanti saluti alla signorina Silvani.
Mi resta un solo, orrendo e sostanziale dubbio: che a conti fatti, dopo tutta questa fiera, gli uomini – scusate la volgare e pigra generalizzazione – continuino a preferire il c…o di una ventiseienne, oltre che l’eventuale cervello.