Feb 19, 2008 - Senza categoria    7 Comments

Enumerazioni

Per asindeto

Poco tempo, poca voglia, paturnie, scrutini, stanchezza, troppo lavoro, troppe arrabbiature, blocco dello scrittore…

Per polisindeto

Poco tempo e poca voglia e paturnie e scrutini e stanchezza e troppo lavoro e troppe arrabbiature e blocco dello scrittore e troppi compiti da correggere… e meno male che il quadrimestre è finito.

Il risultato non cambia; passo di qui al volo e faccio fatica a commentare i blog a cui tengo… pazienza.

Un pensiero e un saluto a tutti, Gea

Gen 27, 2008 - Senza categoria    5 Comments

Un bisogno fisico…


http://gea-71.myblog.it/media/00/02/aa6ec8db9b6ad69fb8668997923fc6b2.mp3
 

Qualche giorno fa ho accompagnato una delle mie classi a Fossoli, vicino Carpi, a visitare il campo di prigionia e smistamento che ancora sopravvive dopo tanti anni. Abbiamo ascoltato la guida raccontarci delle varie trasformazioni subite, gli eventi della storia tra il 1942 e la fine degli anni ’60 che sono passati attraverso le stanze di quei casermoni.

Poi ci siamo spostati a Carpi, al Museo monumento del deportato: tanto cemento, graffiti, parole incise nei muri, poche immagini significative ed eloquenti… insomma, abbiamo fatto il nostro lavoro di docenti per coinvolgere i ragazzi nella giornata della Memoria.

Sole… quando siamo usciti dal museo ho avvertito il bisogno di sentire il tiepido calore del sole invernale sulla faccia.

Quando finalmente sono arrivata a casa ho avuto il bisogno fisico di annusare i miei figli, di covarmeli con gli occhi, di sentire il peso del piccolo mentre mi si addormentava in braccio per il riposino pomeridiano… Non riesco, da quando ci sono loro, a passare indenne attraverso questi giorni di fine Gennaio: preparo le lezioni e mi si stringe lo stomaco; riguardo le letture da Primo Levi che devo presentare in classe e dopo faccio fatica ad addormentarmi…

Non riesco a spiegare la sensazione remota e orribile di afferrare, quasi inconsciamente, l’orrore, l’angoscia, lo smarrimento – si riescono a trovare parole adatte? – che devono avere provato milioni di madri che sono passate attraverso le vicende della deportazione, delle leggi razziali, della guerra, del nazi-fascismo… Le preoccupazioni per la sorte dei propri figli, il dolore per la separazione forzata, la paura – la certezza? – di non rivederli… E’ qualcosa che non posso spiegare ai miei alunni. E’ qualcosa che non so nemmeno se ho il diritto di provare, visto l’epoca privilegiata in cui vivo e sono cresciuta. Ma forse ognuno di noi ha il suo personale modo per cercare di capire, e ricordare, fatti così spaventosi e difficilmente razionalizzabili…

Gen 21, 2008 - Senza categoria    5 Comments

Nostalgia

Vorrei dirti, andiamo; passeggiamo lungo questo sentiero a filo dell’acqua, accordiamo di nuovo i nostri passi su un ritmo lento, come un respiro profondo e calmo che ristora dopo corse affannose…

Ascoltami, parlami, cercami; è così difficile lasciare uscire queste parole… Sono stanca, è vero; ma mi piace pensare che il torpore che sento sia il passeggero letargo che lascerà spazio ad altra stagione.

Lo so, dipende da me; non sono un quieto animale che possa crogiolarsi nella sua tana. Devo scrollare di dosso lentezza e insofferenza. E’ che a volte è più facile lasciare scivolare le cose – persone, rancori, fatiche, discorsi da fare e fatti fino alla nausea… Spero sempre che, in questo modo, scivolino via anche i dubbi e i pensieri grigi, i sensi di colpa e le tentazioni di resa.

Ascolta con me… so che le nostre musiche, spesso, discordano; ma non è forse questo che ci è piaciuto quel giorno lontano, avvolti nella nebbia? Come se gli occhi velati dal quel fumo danzante avessero conquistato una vista migliore e speciale… che adesso vorrei riscoprire. Ascolta con me… gli arpeggi sono nitidi, eppure delicati; piccole onde che lambiscono la riva: mare, o lago, perchè no? Rivedo – in un altro giorno lontano – una panchina, un pontile e il sole che scende accecandomi: peltro e rame ondeggianti, sciabolate di luce, argento e fuoco fluttuante, e voli di uccelli.

Possiamo fermarci qui. E’ un buon posto per incontrarsi – o lasciarsi. Possiamo lasciare sfumare gli ultimi accordi. Lasciare che il sole cali, rabbrividire un poco nell’aria che si fa più umida… basta una mano tesa a cancellare la distanza, per ritrovarsi a metà strada.

Gen 8, 2008 - Senza categoria    23 Comments

Inutile…

E’ proprio cominciato… il nuovo anno è proprio iniziato. Ed è anche bisestile – anno bisesto anno funesto – non posso farci niente, sono un po’ superstiziosa; il fatto è che il 2004 è stato proprio un anno lofi – niente fatti tragici, niente di irrimediabile, però proprio un anno da non ripetere…

Insomma, inutile indulgere in questi pensieri.

Domenica avremmo dovuto disfare l’albero di Natale, spogliarlo di palline, lucine e fili argentati e nascondere tutto per un altro anno, ma confesso che ho ceduto di fronte allo sguardo da cerbiattona di mia figlia… Perchè no? Mi sono detta, perchè non tenerlo ancora una settimana, così il rientro a scuola, forse, sarà più sopportabile…

Effettivamente un po’ ha funzionato: di fronte alle resistenze e alle lacrime della pargola che non voleva ritornare a scuola ho resistito. Non ho fatto scenate e non ho alzato la voce… non in casa. Ho resistito fino davanti al cancello della scuola!

Buon inizio d’anno a tutti.

Dic 30, 2007 - Senza categoria    10 Comments

Eureka!

Incredibile come si possa cercare una cosa per una vita, per poi scoprire che ce l’hai sotto al naso. La tanto agognata “sviluppina”; la favolosa sostanza che ti dovrebbe insegnare a stare al mondo senza sforzi e grossi problemi, che io pensavo mitica e introvabile un po’ come il Santo Graal – o forse concessa solo agli eletti? Ebbene, altro non è che testosterone!

Quando tu chiedi al compagno di tua vita, nonchè padre dei tuoi figli, di contribuire a mantenere l’ordine in casa, perchè tra poco annegherete tra Lego e matite colorate dopo essere rovinati su uno strato di videocassette che tappezzano il pavimento, e ti senti rispondere – Ah, io poi non metto a posto niente, perchè se ti ostini alasciare a prtata di mano le cose, è ovvio che lui poi le scompigli!…

Ecco, mi si è spalancato un mondo davanti agli occhi…

Esattamente come quando, dovendo installare la lavastoviglie, alla domanda della sottoscritta – Allora andiamo da X a ordinare la macchina, e ci facciamo dare l’indirizzo del falegname e dell’idraulico per far fare i lavori che servono?

La risposta è stata: –  Va bene, vai pure da X e digli che si attacca al… tram(?) perchè ci porta lui la lavastoviglie e ce la monta e non voglio balle di altri che ci mettano le mani attaccato (che tradotto in Italiano per non iniziati come me, significa “Non mi fido di un elettrodomestico – e di chi lo vende – sul quale devono lavorare tre persone diverse, perchè se avremo dei problemi non sapremo a chi rivolgerci, meglio cercare un negozio in cui ci offrano un servizio completo”)…

Sviluppina=testosterone. Eureka!

Resta comunque un problema: per quanto la convivenza offra svariati momenti in cui mi viene da dire “Eccchepppalle!”, non sono comunque sufficienti per ottenere la sostanza di cui sopra.

Buon anno, a grandi, piccini, a chi la sviluppina ce l’ha;-) e a chi la vorrebbe…