Set 1, 2010 - Senza categoria    9 Comments

Tempo…

Tempo di ricominciare. Ho rimesso mano nella parte di libreria dedicata alla scuola e mi sono resa conto che l’estate è volata. Non ho nemmeno messo in ordine come si deve; non ho fatto il mio solito repulisti: così è come se – davvero- la scuola fosse finita la settimana scorsa.

Invece sono passati due mesi: il campus estivo di Sofia, il corso di nuoto, il mare, Vienna e Legoland, svegliarsi senza sveglia e leggere a letto… Tempo bellissimo. Sereno. Pieno di impegni piacevoli. Tempo trascorso.

Oggi primo Collegio: tempo di salutare i vecchi colleghi e conoscere quelli nuovi, anche se avrei preferito non perdere due delle mie colleghe preferite, quelle con cui ho condiviso l’ingresso in ruolo e l’anno di prova e altri patemi. Ma il buffo è che sono state surclassate – per i giri misteriosi e indecifrabili della burocrazia – da supplenti precari…

Oggi sarebbe stato tempo di conoscere quali classi avrò, ma il Dirigente, causa lungaggini “provveditorali” non ha ancora tutti i docenti necessari. Così ce ne siamo tornati a casa con la curiosità… Se non altro, dopo l’annus horribilis che ho passato, mi sono ritrovata – questa mattina – fresca e riposata, dopo una notte ininterrotta di sonno, con la certezza che, comunque vada, andrà bene.

Quel che non ammazza, ingrassa, e se son qui, la corazza ha tenuto. E’ tempo di metterla di nuovo alla prova;-)

Ago 12, 2010 - libri e fumetti    7 Comments

Milena, o il sentiero delle parole

Leggere, per me, è essenziale; non sono una lettrice metodica e aggiornata: ingorda, frettolosa, rimugino su certi libri – che ho già magari letto tre volte – non mi tengo aggiornata sulle novità editoriali… Mediamente sul comodino ho tre o quattro volumi – poesia, giallo, saggio o romanzo convivono rassegnati, abituati ad essere presi e lasciati a seconda dell’umore-  mentre sul pavimento possono esserci i fumetti – Julia, Martin Mystere… Ma che ci sia da leggere, che pochi minuti siano comunque dedicati alla lettura, per me è fondamentale.

Leggere, da quando mi ricordo, è una specie di viaggio, lungo una strada – quella delle parole – sulla quale, ho imparato, si innestano anche la musica, i dipinti, l’arte… Così sono arrivata, o ritornata, a Edgar Lee Masters passando per Fabrizio DeAndrè; ho letto Yeats dopo che Branduardi ha musicato alcune sue liriche – poi ho esplorato le fiabe irlandesi e il folclore annesso; mi sono innamorata di E. M. Forster dopo “Camera con vista” di Ivory e ho letto tutti i romanzi, approffitando, nel frattempo, dei film che lo stesso regista girava…

Adesso le mie esplorazioni, dopo avere finalmente affrontato Kafka, sono arrivate a Milena Jesenska, che per un breve periodo fu a lui legata da un amore fortissimo e sfortunato. Restano le lettere di Kafka a Milena; resta un bellissimo libro sulla vita di lei, scritto da Margarete Buber-Neumann, che la conobbe durante la prigionia a Ravensbruk. Non ho ancora terminato questo libro, ma credo che Kafka sarebbe stato orgoglioso di vedere che il fuoco vivo che tanto lo aveva ammaliato, non si è spento nemmeno di fronte agli orrori del Nazismo e della Seconda Guerra Mondiale. Le qualità umane e intellettuali di questa giornalista intelligente e arguta rimasero intatte anche nei momenti più cupi, al punto che poterono esercitare il loro fascino sull’amica, Margarete, che con “Milena – L’amica di Kafka” ha reso un omaggio e mantenuto una promessa. Attraverso le sue parole il ricordo di Milena arriva fino a noi. I suoi pensieri, le sue opinioni, le passioni, gli errori, la generosità, l’amore per la propria patria e, nello stesso tempo, l’apertura verso gli altri, di qualunque partito o religione fossero – purchè non gretti o ipocriti… Mi dispiacerà terminare la lettura; forse lo rileggerò… Forse leggerò altro: tra le righe, in sordina, si intuisce anche la storia di Margarete,… ma questo è un altro sentiero da esplorare…

Ago 4, 2010 - Senza categoria    3 Comments

Giù le mani!

Tra due giorni Lud compie quattro anni e, puntuale, c’è stato il controllo annuale (tipo tagliando) dalla pediatra. Altezza, peso, alimentazione, sonno… Gioca con gli altri bimbi? – No, però li picchia, vale lo stesso? Gioca con sua sorella? – Ssssì, magari, prima, due pacche amichevoli, giusto sullo stomaco, poi gioca… E’ normale? Disegna? No. Preferisce costruire autolavaggi con i bigodini e farci passare le macchinine…Tutte le domande di rito, insomma. Più manipolazioni varie, mentre la dottorossa tentava di mettere in salvo stetoscopio, timpani e lucina per guardare in gola… I timpani sono stati messi a dura prova  visto che l’omino non ha mai smesso di canticchiare, parlare, borbottare… Anche urlare – vorrei sparire…

Quando la dottoressa ha tentato di controllare i gioielli di Lud – e lui non immagina quanto sia importante verificare che effettivamente ci siano i suoi due gioielli!!! – sono iniziati versi da porcellino sotto tortura.

– Stai tranquillo, non ti faccio male…

-NOOOOOOOO! UAHAAAHHA!

– Devo solo controllare una cosa…

-NOOOOOOOO! UAHAAAHHA!

 – Ma devo solo vedere se ci sono le palline!

– AAAAHHHAAAA! NON CI SONO DELLE PALLINE Lì!!!!!!

E pensare che era un bambino così buono;-))))

Lug 23, 2010 - Gea and family    2 Comments

Ogni tanto…

Ogni tanto è giusto lasciarsi andare all’orgoglio materno; soprattutto perchè è un’ondata che travolge, quando meno te lo aspetti.

Ad esempio quando, scartato un regalo fattole dai nostri amici, si è seduta sul divano e in due ore si è spazzolata il libro ricevuto; totalmente assente e assorbita dalla lettura. Come capita anche a me, ogni tanto…

Oppure dopo la raccomandata di oggi – pensavamo all’invito ad una vaccinazione, o qualche impegno “burocratico” – invece si è rivelata la notifica di una premiazione, per un concorso cui lei ha partecipato con la scuola…

Grande organizzatrice di giochi e attività; quando andiamo al mare – o in piscina qui al paese – tempo mezz’ora e ha già fatto conoscenza con qualcuno, quando io, in anni e anni di vacanze, da bambina non ho mai portato a casa indirizzi o “amici di penna”… Mi piace vederla diversa da me; mi piace vedere che quello che pensavo mentre la spettavo è vero: stava arrivando un’altra “persona”. Di cui sono orgogliosa e innamorata.

Lug 15, 2010 - Senza categoria    3 Comments

Rientro

Prima parte di vacanza conclusa: una settimana di mare, in bungalow, nel campeggio in cui andiamo ormai da tre anni… La parte migliore è il bagno presso il quale prendiamo i lettini: essenziale e spartano. Tutto il giorno gli altoparlanti trasmettono musica raggae – con qualche incursione tra le canzoni di Rino Gaetano – da quest’anno insidiata dall’animazione a riva – risveglio muscolare, gioco aperitivo e compagnia bella.

Mi manca. Non mi dovrei lamentare, visto che in programma c’è una puntatina a Monaco e, sulla via del ritorno, a Vienna, dove mia sorella lavorerà tutta estate presso la facoltà di veterinaria.

Non dovrei lamentarmi, però mi manca il mare. Vorrei tornarci e starci giorni e giorni fino a stancarmene.

Mi manca l’aria profumata, il vento leggero, il sole che si riflette sull’acqua, le onde che muovono la sabbia e fanno rotolare le conchiglie a riva. Mi manca l’indolenza che prende quando i ritmi rallentano, non si hanno scadenze – se non il prossimo bagno, la prossima passeggiata, il prossimo pensiero ozioso o, ancora meglio, il prossimo libro da leggere.

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