wwwnonnepossopiù
Lo scrivo piccolo, così, uno sfogo di primavera. Non ne posso più: della piattaforma per i neoassunti che non funziona (e dei crediti da accumulare, e delle tesine da spedire, e del lavoro da fare all’ultimo minuto), di perdere tempo che nessuno più mi restituirà…
WWWnon ne posso più, oggi è il mio indirizzo: non ne possso più degli studenti arroganti e dei loro genitori, che lo sono mediamente di più; non ne posso più di certa retorica buonista che mi sto sorbendo a pacchi da quando lavoro nella scuola; e, scusate se sparlo, non ne posso più dei colleghi che guardano solo al proprio giardinetto e per i quali fare il proprio lavoro significa fare gli straordinari…
Non ne possso più di me stessa che me la prendo così, del mal di stomaco e dell’insonnia… e dei mali di stomaco che, eventualmente, verranno al compagno di mia vita, costretto a sopportarmi (malignamente, però, sto pensando che me lo deve, adesso è il mio turno, vedi post sopra).
Ma oggi c’è il sole; e un po’ di vento; è una di quelle giornate che si affacciano alla piena primavera con pennellate di nuvole quasi accecanti di bianchi e grigi argentei; ci osno gemme ovunque; magnolie in un tripudio di fioritura… e alberi da frutto; e viole nate di contrabbando lungo il muretto sulla strada, quasi un peccato raccoglierle: le lascio lì per vederle ogni giorno, quando passo.
E ci sono anche le piccole soddisfazioni, e gli scarabocchi sui fogli sparsi, i tuffi a cipolla e i colleghi che scopri simpatici e disponibili e il tutto e il niente che fanno le giornate…